Rinunciare alla Vocazione

Se io fossi una laica impegnata nelle cose della Chiesa, non potrei fare molto di più?

Forse sì, ed è appunto quello che si deve discernere quando uno si pone davanti alla scelta di stato, e la possibilità che esiste della chiamata di Dio alla vita religiosa. Ma affinché sia così, ci devono essere degli argomenti di vero peso che sostengano la scelta. In genere questo pensiero non è più che un semplice conformismo, una rinuncia al piano della santità, al piano che punta al massimo, per un piano meno ambizioso. E’ la proposta della persona tiepida, che s’interessa solo della propria salvezza, ma senza aspirare alla massima santità che potrebbe raggiungere. Chi cerca solo di accontentarsi con quest’argomento, pensi a tutte le grazie che spreca quando decide di non seguire il vero volere di Dio, e delle quali lei è responsabile. Un giorno potrebbe sentirsi dire dal Signore: "poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca" (Ap 3, 16).

 

 

Ma non si può servire Dio in tutti i posti?

Diceva Sant’Alfonso: «Sì, in tutti i posti può servire Dio chi non è chiamato alla vita religiosa, ma non così per chi, essendo chiamato, vuole rimanere nel mondo; è molto difficile che questi porti una vita buona e serva a Dio»[1]

       

Sento che il Signore mi chiama a seguirlo nella vita consacrata ma il mio lavoro, il legame con una persona a cui non riesco a dire che voglio fare altro, sono per me fonte di sofferenza, insoddisfazione e di impossibilità. Non ho il coraggio di dire la verità, ho paura di ferire, far soffrire, di essere fraintesa. Ma il mio cuore è in convento, vorrei che la mia unica occupazione fosse quella di stare con Dio, pregare per la salvezza del mondo e delle anime. Come posso fare?

 

Ogni persona è alla ricerca della felicità, la quale si può trovare solo uniformandosi alla volontà di Dio.

Non devi preoccuparti che entrando in convento tu possa ferire quella persona a cui vuoi bene, perché se restassi nel mondo contro la volontà di Dio, vivresti tristemente, e con la tua tristezza faresti soffrire quella persona e tutti coloro che ti vogliono bene. Affida quella persona a Dio, Lui che è Padre, sa prendersi cura dei suoi figli, tu segui la tua vocazione, al resto ci pensa Dio!

 

 

“Siate pienamente convinti: Cristo nulla toglie di quanto avete in voi di bello e di grande, ma porta tutto a perfezione per la gloria di Dio, la felicità degli uomini, la salvezza del mondo”. (Papa Benedetto XVI) 

 

[1]Cf. SANT’ALFONSO MARIA DI LIGUORI, cit. in OF, p. 645.